domenica 17 gennaio 2021

The Real Jason Bourne (recensione film-Tv "Identità bruciata")


Ebbene si, non ci volevo credere nemmeno io ma è tutto vero.
In questo momento sono come Lello Arena nello sketch della annunciazione de "La Smorfia", quindi sto camminando battendo forte i piedi e suonando una piccola trombetta giocattolo ed infine grido forte a tutti: "Annunciazione! Annunciazione!"
Tutto questo perché ho finalmente scoperto la vera identità di Jason Bourne.
Il primo, vero Jason Bourne è Richard Chamberlain, si, proprio il prete impenitente di "Uccelli di rovo" che in questa miniserie TV del 1988 dal titolo "Identità bruciata" interpreta per le prima volta il killer più famoso del mondo, o forse no.
In effetti Jason Bourne è uno spietato killer al soldo della CIA, ma è talmente imprevedibile che viene eliminato dalla stessa CIA e sostituito da David Webb che nel frattempo ha subito una ricostruzione facciale per somigliare al famigerato killer. Tutto ciò solo per stanare ed uccidere l'imprendibile Carlos.
Intendiamoci "Identità bruciata" non ha il ritmo ne le scene d'azione dei nuovi film, però ne avevano poche anche i film di 007 dell'epoca, in fin dei conti siamo alla fine degli anni 80, ne i dialoghi veloci e diretti dei film moderni, ma ha dalla sua che è molto fedele al libro da cui è tratto. Ad esempio Marie è una analista finanziaria (come dovrebbe essere) che viene rapita ed usata da Bourne per fuggire, fino a quando i due non si innamorano (come dovrebbe essere) e poi c'è Carlos che è il fulcro della storia, il nemico numero uno di Bourne (come dovrebbe essere), infine, quando finalmente David Webb smette i panni del killer torna ad essere ciò che sarà anche nei capitoli successivi della saga letteraria e cioè un professore di orientalistica all'università del Maine (come dovrebbe essere).
Quindi se siete amanti di questo personaggio, soprattutto di quello letterario, non potete assolutamente perdervi questa mini serie in due puntate (poco più di tre ore in tutto) che danno una vera identità a Jason Bourne.
Buona visione.

 

martedì 5 gennaio 2021

Recensione de "L'enigma di Einstein" di José Rodrigues Dos Santos

 



Ancora una volta devo iniziare una recensione con una correzione. Questo libro, checché ne dica la copertina, non è affatto un thriller!
Non c'è un personaggio eroico. C'è pochissima azione, davvero, quasi zero. Non ci sono colpi di scena rilevanti, niente doppiogiochisti o voltagabbana, ne un super cattivo. Niente di niente.
Non è affatto un thriller.
Anche la storia che coinvolge il protagonista (quali sono le sue motivazioni? Una innata e incontenibile curiosità?) in se è poco veritiera se si da un'occhiata più in profondità.
E allora, direte voi, passiamo oltre.
Si, decisamente, se in un romanzo cercate azione, colpi di scena, una trama intrigata, se cercate Jason Bourne o Jack Ryan.
Questo romanzo è tutt'altro, questo romanzo tratta di filosofia e di fisica. Si interroga e ci interroga sul grande problema della definizione della vita, di cosa è vivo e cosa non lo è, di fisica universale e di fisica quantistica, di religione e di coscienza e lo fa in una maniera precisa e tuttavia molto semplice.
Che cosa è la vita? Perché esiste l'universo? Perché è nato? Chi lo ha creato? Quale Dio?
Esiste Dio? Lo si può definire all'interno di una formula matematica?
Per scoprirlo dovete fare una sola cosa. Leggere questo bellissimo romanzo.
Buona lettura.

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