mercoledì 2 giugno 2021

Recensione "La balera da due soldi" di Georges Simenon

 

 


 

 
Anche in questa inchiesta di Maigret, in totale ha pubblicato 76 romanzi e 26 racconti del famoso investigatore, Georges Simenon si sofferma in maniera approfondita, come ama fare sempre del resto, sui personaggi che popolano e soprattutto danno vita ai suoi racconti, ma non solo, come è sua consuetudine non si sofferma solo sul delitto in se stesso. Oltre al "come" del delitto, comunque sempre intrigante, Simenon si sofferma come suo solito sul "perché" del delitto.
Per questo, attraverso la suggestione di un’atmosfera, Simenon individua innanzitutto alcuni personaggi e annota poi su di una busta gialla tutti i particolari relativi alla loro vita e al loro ambiente. Solo a questo punto si pone il quesito da cui scaturirà l’intreccio.  
Dati un certo uomo, il luogo e il clima in cui vive, la sua professione, la sua famiglia, diceva Simenon, quale avvenimento può mai spingerlo fino all’estremo limite di sé?
Una affermazione chiave questa di Simenon che chiarisce come l’autore affronti la stesura dei propri racconti e romanzi, che spiega il perché l'autore si interessi più ai comportamenti delle persone comuni piuttosto di quelli degli assassini di professione o dei serial killer.
Anche questo racconto rispecchia appieno lo stile caratteristico dell’autore. Le persone, quelle più comuni, che ognuno di noi può incontrare ad ogni angolo della strada,vengono trattare a tutto tondo e inserite in un contesto che rispecchia fedelmente la realtà dei luoghi e, soprattutto, la realtà sociale in cui la storia si dipana.
Buona Lettura

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