sabato 2 ottobre 2021

Recensione "La fata carabina" di Daniel Pennac

 


Nel lontano 1987 Daniel Pennac da' alle stampe "La fata carabina" che ha come protagonista ancora una volta Benjamin Malaussene e che come sempre, com'è nella sua natura, sarà il capro espiatorio di questa intrigata storia che è a metà tra un racconto e un giallo.
Una storia che ruota intorno ai vecchietti che Benjamin accoglie in casa con l'intento di strapparli ad un giro di droga che li affligge e che poi li fa sparire dalla circolazione. Ma è una storia che ruota anche intorno ad un seriel killer e ad un giro di compravendita di appartamenti decisamente lucrosa. 
Un quadro a tinte forti dalle pennellate impressioniste che disegna uno spaccato di Parigi (Belleville per la precisione) dove le mille etnie della città si intersecano e si confondono mentre la famiglia Malaussenne arranca in una quotidianità fatta di mille sfaccettature e la polizia mostra il suo lato peggiore e migliore al tempo stesso.
Un libro in cui Benjamin Malaussenne ci rivela la sua tattica su come essere un vero capro espiatorio, che in fondo è la sua missione, e che in fin dei conti è anche il motivo perché egli è su questa terra.
Perché l'importante nella vita è conoscere la propria vocazione e Benjamin Malasseune sa benissimo qual'è la sua.
Buona lettura.

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