Recensione DocuFilm "The Beatles:Get back"

 


Iniziava l'anno 1969 quando i Breatles iniziavano le prove che avrebbero dovuto culminare con un LP live e relativo Show TV da cui registrate un nuovo Album, e che invece culmirarono con la famosa, e anche ultima, esibizione dei quattro ragazzi di Liverpool sul tetto della Apple Records a Londra.
Il docufilm si compone di tre parti ognuna di circa due ore ed è composto dai filmati originali dell'epoca (la regia invece è di Peter Jackson) in cui si vede il lato umano ma anche quello più creativo dei Beatles e che porterà alla realizzazione dell'LP "Let it be", ultimo del gruppo, che uscirà nei negozi dopo la notizia ufficiale dello scioglimento dei Beatles.
Tutto qui?
No, perché il bello di queste sei ore è vedere quattro ragazzi oramai maturi e già avviati in un modo o nell'altro ognuno per la propria strada collaborare ancora una volta per realizzare degli assoluti capolavori.
Non mancherranno screzi, ritardi alle prove, litigi, ma anche momenti di grande sintonia anche se l'atmosfera che si respira preannuncia la fine imminente del Gruppo più famoso di tutti i tempi.
Ultima nota a margine, ad occuparsi delle bobine incise durante tutte le sessioni, che dureranno tutto il mese di gennaio, c'era un giovanissimo Alan Parson che diventerà poi in tecnico del suono dei Pink Floyd e successivamente il creatore degli Alan parson Project.
Buona visione.

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