giovedì 6 gennaio 2022

Recensione film "Ghostbusters: Afterlife"

 


Leggendo il cast di "Ghostbusters: Afterlife" troviamo tutti gli ingredienti giusti per un film epico a partire dal regista Jason Reiman, figlio di Ivan Reitman regista dei due film di Ghostbusters degli anni '80. Poi troviamo attori del calibro di Paul Ruud e la partecipazione anche dei Ghostbusters originali, compreso Harold Ramis (con l'aiuto del computer).
In effetti tutto il film è un omaggio ad Harold Ramis, scomparso nel 2014, che dei Ghostbuster è stato uno dei papà e ripercorre a grandi lineee la sceneggiatura originale del primo film del 1984 compreso il cattivissimo "Gozer il gozeriano" e i suoi due scagnozzi, il Guardia di porta e il Mastro di chiavi, poi c'è anche la mitica Ecto-1 e gli zaini protonici, Insomma c'è davvero tutto.
O quasi.
Guandando il film ci si accorge di una gravissima mancanza, del segno distintivo che ha fatto di "Ghosbuters gli acchiappafantasmi" un film immortale, e la cosa che manca è la musica.
E' tutto ciò rende "Ghostbusters: Afterlife" un film a metà, una specie di incompiuto, ed è un peccato perché nel complesso il film non è male, divertente ed evocativo, almeno per quelli della mia età.
Buona visione.

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