domenica 30 maggio 2021

Recensione "Il sigillo di Caravaggio" di Luigi De Pascalis

 


 

Di sicuro il nome di "Caravaggio" attira sempre ed incuriosisce molti lettori, almeno a me è successo questo e per fortuna il risultato è stato piacevole.
Intendiamoci, Luigi De Pascalis (vincitore per ben due volte del "Premio Italia" e una volta del "Premio Aqui") ha fatto davvero un buon lavoro, ma a mio parere questo romanzo rimane un poco piatto.
"Il sigillo di Caravaggio" scorre molto bene e ci regala uno spaccato (tra personaggi storici e personaggi inventati) dell'Italia centrale del mille e seicento divisa tra il potere della Chiesa e dei suoi vertici e quelli della nobiltà europea, con nel mezzo la storia della fuga di Caravaggio dai suoi aguzzini.
Per farla breve, la parte storica è molto curata e dattagliata e, anche a chi non vuole, ci insegna un pezzettino di storia dell'Italia mentre la parte del romanzo, ben scritta intendiamoci, stenta a decollare e a incollare il lettore al libro, che secondo è un po' un peccato.
Buona lettura


sabato 22 maggio 2021

Recensione film "Moon"


Nel 2009 Duncan Jones (il primogenito di David Bowie) da alla luce un piccolo grande capolavoro, purtroppo passato quasi del tutto inosservato, dal titolo "Moon".
Piccolo perché girato con una budget irrisorio di 5 milioni di dollari, grande perché lentamente ma inesorabilmente attraverso in un viaggio interiore ci trascina a riconsiderare tutti i vari livelli della coscienza umana fino ad arrivare alla fatidica domanda su cosa sia davvero la"vita" e in che cosa consista realmente.
Sam Rockwell (Sam Bell), unico vero interprete del film è davvero fantastico e ci regala una interpretazione colossale (coadiuvato da Robin Chalk che interpreta l'altro Sam Bell (questo perché il budget estremamente basso non ha permesso grandi sforzi per gli effetti speciali).
Si, il film risulta a tratti lento, un pizzico distopico, ma di sicuro mai noioso.
Buona visione.

 

Tu, Mostro (Cap. 20)

 



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Josè Sanchez raccontò a Silvia di come aveva avvicinato il Colonnello Ludy e di come lo aveva in qualche modo raggirato estorcendogli le informazioni che riguardavano gli spostamenti della squadra Delta in cambio di alcune informazione riservate che coinvolgevano suo fratello. 
 Quando iniziammo il nostro esperimento ne io ne il Dottor Garlin sapevamo con certezza a cosa avrebbe portato, come sarebbe andata a finire. C’erano decine di incognite, soprattutto tra le pieghe della coscienza più profonda. Nessuno aveva mai tentato qualcosa del genere. L’incognita più grande era il possibile rigetto delle personalità. Se ciò fosse avvenuto la creatura avrebbe iniziato a sviluppare una serie di realtà, di coscienze e di ricordi sovrapposti, paralleli e incoerenti. Tutto questo lo avrebbe portato alla pazzia. Come purtroppo è avvenuto. “E se una delle tante componenti avesse preso il sopravvento sulle altre?” Silvia Regi voleva solo una conferma che quanto gli aveva detto Garlin poche sere prima non fosse solo frutto del delirio di un vecchio pazzo. Insomma aveva letto la memoria del cilindro, ma poteva essere tutto falso per quel che ne sapeva.
Si, è una ipotesi. Ma quale sub-incoscio, quale personalità riemergerebbe? Questo non lo sappiamo. Dottoressa Regi come avete fatto a catturare la creatura dopo così tanto tempo?”
Praticamente si è lasciato catturare.”
Non ha opposto resistenza?”
No, quasi per niente”
Allora come si è procurato le ferite sul petto?”
Auto-inferte. Ne sono certa.”
Mmm.”
Silvia Regi spiegò ai due uomini in che modo fosse riuscita a capirlo e di come fosse disposta a tutto pur di aiutare l’ES01.
E' evidente che sta soffrendo e che il suo intento è quello di mettere fine alle proprie sofferenze. Arrivati a questo punto non ci rimane altro che aiutarlo e dare finalmente un po di pace alla creatura.”
Forse possiamo ancora fare qualcosa.” A questo punto non aveva più nulla da perdere. Non si fidava di quei due ma forse poteva sfruttarli per portare a termine ciò che aveva iniziato.
Josè Sanchez le lanciò uno sguardo interrogativo.
Prima però voglio sapere una cosa. Come mai una scienziato come il dottor Garlin ha gettato all’aria decenni di ricerca a favore dell’umanità per sottostare ad una organizzazione come gli SSFT?”
Per i soldi, per cos’altro sennò. Non mi fraintenda il dottor Garlin non è mai stato interessato ai soldi per un suo uso personale. Tutte le donazioni che ha ricevuto. Tutte le raccolte fondi che ha organizzato. Ogni singolo centesimo è stato utilizzato a favore della ricerca.” Si passò la mano aperta lungo in cranio calvo “Ma certe ricerche costano tanto. Troppo per chi non ha una organizzazione forte alle spalle. Così si fecero avanti gli SSFT. Avevano compreso le potenzialità delle ricerche che stavamo portando avanti e non volevano farsi scappare questa grande opportunità. All’inizio ci diedero tutto ciò che ci serviva senza chiedere nulla in cambio.”
I servizi segreti non fanno mai nulla per nulla. Lo sanno tutti.”
Vero Silvia. Posso chiamarla Silvia?”
Fece un segno di assenso con la testa.
Infatti a distanza di poco tempo iniziarono le prime pressioni, le prime restrizioni e poi le minacce. In breve ci siamo accorti che tenevano in pugno le nostre famiglie e di conseguenza anche noi.”
L’ES01 è stata una loro richiesta?”
Più o meno. A loro serviva un super soldato. Un essere superiore in forza intelligenza e coraggio e perché no anche in spietatezza.”
Silvia aveva lo sguardo perso nel vuoto, sapeva perfettamente a cosa sarebbe servito un esercito di super soldati. Tuttavia neppure una agenzia potente come gli SSFT avrebbe potuto portare avanti un simile progetto senza dovere rendere conto alla Presidenza.
Chi venne a parlare con voi?”
Io non lo so. Chiunque fosse parlò direttamente con il dottor Garlin.”
Ora mi sento stanca se non le dispiace vorrei riposare e più tardi vorrei vedere l’ES01.”
Certo Silvia riposi pure. L’effetto del trasporto molecolare dovrebbe terminare a breve.” Si allontanò in direzione della porta “quando si sentirà meglio si senta libera di fare ciò che vuole. Qui lei qui è un ospite, la nostra nave è a sua completa disposizione.” 
 
 
 
 

Non passò molto tempo prima che l’effetto del trasporto molecolare svanì del tutto. Finalmente era in grado di alzarsi dal lettino. Con calma uscì dalla stanza. Il corridoio era stretto ma bene illuminato. Silvia fece qualche passo poi si fermò davanti alla prima porta che si aprì immediatamente. Al centro della camera, illuminata da due piantane, una per lato, c’era il lettino medico speciale su cui era adagiato l’ES01. Era ancora sotto anestesia. A destra, curvo sull’essere c’era Hamal Omar Garlin. Con un aspiratore sonico stava tamponando il fluido grigio rosso che ancora fuoriusciva dalle ferite sul petto.

Lo hanno trasformato in una animale senza anima e senza cuore.”
Il giovane si voltò.
Lei sa meglio di me che anche l’uomo era un animale e che è stata proprio la sua mancanza di cuore a farlo prevalere su tutti gli altri animali.”
Si ma fin dai primordi l’uomo ha compreso di avere un’anima, è questo che ci ha elevati a rango di essere umani.”
La porta alle spalle di Silvia sibilò.
L’ES01 non è un animale.”
Cosa glielo fa pensare?”
Silvia Regi si voltò verso Josè Sanchez che era appena entrato nella stanza.
Quando iniziammo gli esperimenti il dottor Garlin cercò di sviluppare parallelamente una cura. No, non una cura, piuttosto un sistema per interrompere il trattamento. Per bloccare l’assimilazione cellulare.”
Perché?” Negli appunti che aveva letto c’erano delle lacune che sperava di colmare.
Vede Silvia, quello che il dottor Garlin voleva creare non era un super-uomo, un super-soldato ne tanto meno un ibrido uomo-animale, e sicuramente non una nuova razza umanoide. Egli voleva solo creare un essere più forte, che resistesse alle malattie, che ingannasse il tempo e successivamente estrapolare da quel nuovo DNA i dati necessari per creare delle nuove cure. Definitive che avrebbero finalmente debellato ogni malformazione del genoma umano.”
Dicono tutti così, poi invece creano delle macchine da guerra.”
Josè Sanchez fece finta di non sentire le parole della donna ”Ma non è facile arrivare a dei risultati apprezzabili.” L’uomo si sedette su una sedia posta all’angolo della stanza poi si passò la mano sul cranio lucido. “Dopo una prima parte teorica dovevamo passare a quella pratica. All’inizio si trattava solo di riuscire ad attivare alcuni geni dormienti, cosa non facile ma non impossibile per fortuna. Poi, però, dovemmo passare ai micro-innesti cellulari. Facile a dirsi ma non certo semplice da realizzare. Ci vollero molti tentativi prima avere dei risultati apprezzabili.”
Cavie umane?”
No, non cavie, volontari. Una ventina in tutto tra uomini e donne. Furono loro a subire i primi micro-innesti.”
Cosa significa volontari. Siete stati voi a selezionarli?”
No, il Generale Carter, e ci assicurò che erano volontari del tutto consapevoli.”
Cosa accadde dopo?”
Josè Sanchez rimase in silenzio per alcuni secondi.
Accadde che in principio i micro-innesti furono rigettati. Purtroppo gli innesti si trovavano all’interno delle cellule e una volta dentro non c’è modo di estrarli. Così purtroppo parte dei volontari morirono.”
Li avete uccisi.” Il tono della sua voce non ammetteva repliche. “Avranno sofferto pene indicibili prima di morire. Come avete potuto.”
A quel punto del progetto non potevamo più tirarci indietro. Ci tenevano in pugno.” Silvia Regi si era accorta che Sancez aveva iniziato a usare il plurale. Il senso di colpa era forte anche lui.
Il generale Carter vi ha garantito che tutto sarebbe stato insabbiato. Ogni fallimento. Ogni morte.”
Si.” Disse l’uomo dopo una breve pausa.
Silvia Regi si avvicinò alla creatura addormentata sul tavolo. A quel punto non era sicura di cosa doveva fare. L’ES01 si era trasformato da assassino senza remore a creatura tormentata e sofferente, come avevano dimostrato gli ultimi avvenimenti. Era evidente che stava soffrendo. Cosa doveva fare? Cosa era meglio per lui? La cura che il Dottor Garlin le aveva fatto avere non era mai stata testata. Nessuno poteva garantirle che non lo avrebbe fatto soffrire ancora di più. Forse aveva ragione Josè Sanhcez. Forse era meglio dare pace a quell’essere una volta per tutte. Ma cambiò idea.
Se ci fosse una cura? Una terapia che permettesse di recuperare l’uomo sepolto all’interno del mostro?”
Credo di sapere a cosa si riferisce dottoressa, ma dove siamo ora non è così semplice. L’ES01 si trova in queste condizioni già da tempo. A questo punto non credo sia possibile fare molto, come le ho già detto, la cosa migliore da fare è dare pace a quest’essere una volta per tutte.”
 Non ha capito ciò che intendevo. Come reagirebbe l’ES01 ad una terapia a questo punto della assimilazione? Soffrirebbe ancora di più di quanto non stia già soffrendo?”
Sanchez si alzò dalla sedia esi diresse verso il lettino medico. “Sta già soffrendo molto dottoressa. Non credo che una terapia possa peggiorare le cose, come non credo che ci possa essere una terapia adeguata che possa migliorare le cose.”
Il dottor Garlin mi ha consegnato un cilindro di memoria con all’interno la sua terapia di recupero.”
Hamal Garlin si voltò di scatto verso i due.
Tuo nonno me l’ha consegnato poco prima di morire.”
Conosco la terapia di cui parla dottoressa che tra le altre cose non è nemmeno una terapia vera e propria ma più che altro il tentativo di un vecchio di espiare i propri peccati.”
La terapia esiste davvero. Il dottor Garlin deve essere riuscito a perfezionarla. Forse è come dice lei, forse è solo il tentativo di un vecchio in cerca di perdono, ma almeno ha cercato di fare qualcosa. Lei come pensa di espiare i suoi peccati?” Uscì di fretta dalla stanza. Aveva bisogno di tutto l’aiuto possibile se voleva fare qualcosa per aiutare l’ES01 e scuotere un po’ gli animi avrebbe aiutato entrambi.





Trovò i due uomini seduti al lato opposto del lungo tavolo della sala riunioni. Poco prima aveva ricevuto una comunicazione che l’invitava a raggiungerli. Aveva seguito le indicazioni ricevute dal computer della nave e in un paio di minuti era arrivata a destinazione.
La discriminante alla base della terapia del dottor Garlin è che nel soggetto la personalità di base possa riemergere dalla confusione e dal groviglio delle multi personalità.”
Si, lo so. Sono certa che le ferite che si è auto inferto ne sia un chiaro segno.”
Ok, ammettiamo che lei abbia ragione Silvia, la terapia resta comunque una grande incognita. Non abbiamo idea a cosa dovremo andare incontro. Potrebbe non essere efficace.” Scambiò un rapido cenno di intesa con il giovane seduto al suo fianco, poi sprofondò nella grande poltrona.
Questo è il cilindro di memoria.” Allungò la mano con sopra il piccolo pezzo di metallo. Hamal Garlin lo afferrò e lo inserì nello slot del computer integrato nel tavolo. Sullo schermo a luce liquida i dati in memoria comparvero come per magia. Josè Sanchez si prese del tempo per analizzare i dati.
IdrosolubinaAH.” disse infine.
Silvia Regi e Hamal Garlin gli lanciarono uno sguardo interrogativo.
E' una specie di droga sintetica. Molto rara, soprattutto perché aveva la spiacevole tendenza ad uccidere chi la usava. Per chi sintetizza una droga del genere e per chi la spaccia non è certo lo scenario migliore.”
Si trova ancora in giro?”
Si, dottoressa, è rara ma su alcuni pianeti si trova ancora. Tuttavia per una terapia del genere ne servirà una quantità elevata.”
Io so come possiamo procurarcela.” Hamal Garlin si massaggiò la peluria sul mento col palmo della mano.
Tu cosa?” la voce di Josè Sanchez risultò più stridula del necessario.
 
 
 
 
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domenica 16 maggio 2021

Recensione film "Gemini Man"

"Ma anche meno".
Sembra strano, ma è proprio quello che mi è venuto in mente alla conclusione di "Gemini Man".
Insomma, la trama non è troppo scarsa, la regia di Ang Lee è adeguata al film, Will Smith (Hanry Brogen\Junior) non si discute, così come non di discute Clive Owen (Clayton Verris). Ma poi si è voluto strafare. E' intrigante il fatto che con la computer grafica non c'è bisogno di controfigure e si possono anche fare dei super primi piani, ma questo fa perdere tutta l'adrenalina della scena, se è fatto al computer cosa potrebbe andare a finire davvero male? E allora a cosa servono?
Inseguimenti e colluttazioni si sono evoluti nel tempo, sono migliorati così come la tecnica nella regia, ma se togliamo il fattore umano, allora diventa fantascienza. E' non è quello che si aspetta da un film come questo.
Super eroi o draghi sono adatti ad altri generi di film e in un thriller non sono sempre è un bene.
Buona visione.

 

domenica 9 maggio 2021

Recensione film "Saranno Famosi 2009"

 

 

 Non è mai semplice riportare in vita un vecchio film, se poi si tratta di "Fame" che nel 1980 vinse ben due Oscar e un Golden Globe, allora ci si deve andare coi piedi di piombo. Perché "Fame" è stato un vero e proprio inno per un'intera generazione e ne è seguito un telefilm durato sei stagioni che ha avuto un successo planetario
Ma questa nuova versione no. Non è niente di tutto ciò. E' un film scialbo, sconclusionato e addirittura noioso. 
Comprimere i quattro anni si scuola in poco più di un ora è un vero e proprio delitto. I personaggi sono  bidimensionali, le interazioni sono superficiali e alla fine ci si chiede, ma era proprio necessario questo film? 
Insomma l'idea iniziale non era male, un salto generazionale di trent'anni era un buona idea. Nuova musica, nuovi stili di ballo, nuovi modi di comportarsi ed interagire. 
E se da una parte un'ora è troppo poco per sviluppare un film del genere, dall'altra un'ora è fin troppo se poi si ottiene un risultato simile.
Buona visione

domenica 2 maggio 2021

Recensione film "Le Mans-66- La grande sfida"



Due ore e quanta minuti!
Questo è quanto, e non importa che questo film ci descrive la nascita della Ford GT40, l'auto che riuscì a interrompere il dominio Ferrari a Le Mans durato oltre un quinquennio e non importa neanche che il cast sia di un livello molto alto (Matt Demon è Carroll Shelby, il primo americano a vincere Le Mans, mentre Christian Bale è Ken Miles, pilota collaudatore e amico di Shelby).
Due ore a quanta minuti sono tanti anche per un Blockbuster pieno di azione e di effetti speciali figuriamoci per un film del genere.
Insomma, sebbene la storia, vera, sia interessante, sebbene il lavoro del cast sia stato all'altezza "Le Mans-66- La grande sfida" non accelera come dovrebbe e non emoziona e tutto questo non lo fa per oltre due ore e mezzo.
Tanto, troppo tempo. 
Ma questa è solo una mia opinione.
Buona visione.





 

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